In questi decenni abbiamo tanto parlato di prevenzione infortunistica stradale e di insonorizzazione delle strade, senza però mai raggiungere obiettivi veramente soddisfacenti.
I numeri degli infortuni mortali sulle strade sono quelli di una guerra.
Oggi la nuova tecnologia informatica e la vecchia elettrotecnica ci promettono però a breve una vera e propria rivoluzione. Da una parte l’adozione su vasta scala di quella macchina formidabile e conosciuta da tempo che è il motore elettrico, facilmente governabile, silenzioso e non inquinante, dall’altra l’equipaggiamento dei veicoli con sistemi di guida autonoma, basati su evoluti sensori di controllo, che interagiscono con strade, segnaletica e veicoli circolanti.
Naturalmente, oltre il sistema di controllo, è prevista per ogni esigenza la presenza a bordo di un comando di disattivazione eventuale e rapida delle funzioni autonome.
Il computer dispone di mappe dettagliate e della necessaria segnaletica stradale. Dal momento che gli incidenti accadono soprattutto per errore umano (nel 90% dei casi), anche a causa di disattenzione per abuso di alcol, droghe e farmaci, è chiaro che il futuro prossimo della prevenzione appartiene all’informatica, all’elettrotecnica e all’elettronica.
Le strade di tutto il mondo saranno mappate e la guida sarà sempre più sicura, su veicoli, anche di trasporto merci, non inquinanti e relativamente silenziosi.
Naturalmente dovranno essere superati i problemi del sistema legati agli agenti atmosferici, come pioggia e neve, che sembrano presentare al momento qualche difficoltà di gestione.
Google si è impegnata a immettere sul mercato autovetture a guida autonoma entro il 2017.
In futuro la classica patente non sarà più necessaria o sarà più facile ottenerla e rinnovarla.
La spinta verso il progresso arriva dalla gente: dovremmo tutti contribuire a privilegiare queste tecnologie, in modo da potenziarne il mercato e ridurre i costi, che rappresentano sempre un forte freno allo sviluppo delle nuove idee.
Auto ibride ed elettriche (Full Electric Cars), quindi, e, quando sarà il momento, auto a guida autonoma (Autonomus Drive) per un futuro a misura d’uomo.