Per utilizzo di apparati laser di classe elevata (3B e 4), le norme di buona tecnica (CEI) prevedono che la responsabilità della loro gestione, oltre che in capo al Datore di lavoro, sia affidata ad una persona esperta, interna o esterna alla struttura. Si tratta del Tecnico Sicurezza Laser – TSL (in sanità definito Addetto Sicurezza Laser – ASL).
I compiti del TSL (o ASL) sono i seguenti:
- Consigliare il Datore di lavoro sull’uso sicuro del laser, in particolare per le necessarie misure di prevenzione (compresa la determinazione della Zona Laser Controllata – ZLC e nominale di rischio oculare – ZNRO), protezione, manutenzione e controlli periodici degli apparati laser, segnalazione dei guasti o malfunzionamenti;
- Cooperare con gli utilizzatori per la migliore prevenzione, con verifica costante delle misure poste in atto; ferma restando la responsabilità degli operatori qualificati circa l’utilizzo in sicurezza delle apparecchiature;
- Coordinarsi con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per la valutazione del rischio laser;
- Informare gli operatori sui rischi, predisponendo le relative procedure di sicurezza, e partecipare a formazione e addestramento;
- Anche se non sono definiti specifici requisiti professionali, il TSL/ASL, deve possedere adeguato titolo di studio ed esperienza nel settore.
Alcuni punti fondamentali sulla gestione della sicurezza:
- Fare in modo che il dispositivo laser operi in ambiente dedicato, segnalato, debitamente aerato (con eventuali sistemi di aspirazione localizzata per formazione di sottoprodotti volatili), e comunque in condizioni di confinamento fisico;
- Assenza di superfici riflettenti, materiali infiammabili o esplosivi;
- I laser su posizione fissa devono possedere un sistema di spegnimento automatico;
- Per laser di potenza, l’accesso deve essere consentito alle sole persone autorizzate, con l’ausilio di barriere (come porte a codice magnetico);
- In genere si fa coincidere la ZLC con l’ambiente di utilizzo del laser;
- Con fasci divergenti anche una tenda può essere accettata come delimitazione della ZLC;
- Fornitura agli operatori di DPI per l’occhio e, se necessario, per la cute;
- La ZNRO è in genere dichiarata dal fabbricante.
Fattori di rischio tecnici:
– Locali inadeguati (per esempio locali normali in cui viene usato un laser in modo non continuativo, senza gli adeguamenti necessari, anche se temporanei);
– Strumentazione chirurgica e indumenti/teli chirurgici inidonei;
– Segnaletica assente;
– Verifiche periodiche mancanti o saltuarie.
Misure preventive e protettive:
- Arredi e strumenti antiriflesso;
- Indumenti e teli chirurgici idonei;
- Uso di occhiali protettivi per operatori e pazienti (UNI EN 207);
- Segnaletica fissa e luminosa;
- Organizzazione adeguata della sicurezza laser, con sensibilizzazione continua sulla presenza di rischi e valida conoscenza delle procedure di sicurezza.